Una bella domenica soleggiata di fine ottobre. Voglia di aria aperta, di scarpinate perdendosi nei boschi. Sentire l’aria fresca, il sole ancora tiepido, i piedi che calpestano il sentiero. Il rosso delle foglie un pò dovunque…. una giornata alla ricerca del Foliage vicino Roma.
Panini nello zainetto, gli amici di sempre, quelli con cui ci piace vivere piccole e grandi avventure.
Destinazione Vitorchiano.
Siamo in provincia di Viterbo, a circa un’oretta da Roma. Il viaggio per arrivare alla nostra meta è segnato da allegria e gioia: la playlist di Alice non solo ci fa sentire così gggiovani: è propria un’iniezione di adrenalina e buonumore!
Arriviamo in questo bellissimo borgo che si erge fiero solitario su una rupe di peperino, tra i meglio conservati e belli del Lazio. Scorci, tradizioni, storia: un concentrato di fascino e mistero, che ha il sapore di vecchio e vivo allo stesso tempo…
In attesa dei nostri amici, passeggiamo indolenti e curiosi tra i pittoreschi vicoli, le bellissime piazze di questo luogo dove si è preservato intatto il fascino del borgo medievale…
Il nostro sguardo vaga e cerca la cinta muraria, le case costruite a strapiombo (… mamma mia ma saranno solide??). Da una cantina/bottega si solleva l’odore dolciastro del mosto. Un simpatico signore si avvicina con un bicchiere di rosso, nocchie e castagne in una mano. Una risata, un sapore nuovo al mio palato… il sapore semplice della serenità.
Inizia il nostro giro percorrendo un sentiero che piano piano porta a Corciano. Il cammino è piacevole, molto semplice per chi ha voglia di natura e alla fine anche più brontoloni apprezzano le gioie di una passeggiata nella natura. Tra leggere salite e snodi armoniosi tra una bella e fitta faggeta ammiriamo l’edera rossa che colora in modo vivido e brillante il nostro incedere. Cartelli con l’indicazione che l’armata Brancaleone ha solcato questi valichi ci ricordano che Vitorchiano è stato lo spettacolare set del famoso film di Monicelli con il mitico Vittorio Gassman.
Mura misteriose nascoste da una fitta vegetazione sono lo scenario ideale per tre ragazzi e una bimbetta che saltellano liberi come cerbiatti, sollevandosi veloci e sordi (per fortuna) alle urla di qualche genitore più incline al controllo.
La ricerca del foliage ci conduce alla fine del nostro giro: una radura, delle chiese ipogee ed un panorama mozzafiato davanti a noi. Silenzio, risate, foto ai piccoli narcisi che danzano con le foglie ballerine.
Vitorchiano vista dal basso si erge imponente e austera.. l’occhio bianco e nero le restituisce il suo fascino senza tempo e senza spazio.
Questa ciurma di amici rinnovata armata Brancaleone, si avvia lungo l’ultimo pezzo in salita…il tramonto risplende fra quelle case in pietra..
La gita nel bosco continua scandita da ripetuti click fotografici alla ricerca della foto migliore che avrebbe fatto vincere il contest “Arancione” a Fabio e Alice, un papà ed una figlia, che si ritrovano uniti nel gusto giocoso della sfida, inseguendo e coccolando una passione comune. Fanno tenerezza le foto di una ragazzina che si ingegna non solo nell’arte delle immagini, ma anche nella complicata tensione a individuare titoli evocativi e complessi. E la mano di Fabio, che sperimenta scenari di estro e creatività… momenti emozionanti e assolutamente aspettati in una giornata ottobrina.
E mentre l’amico doctor si agita smanioso con il GPS alla ricerca del sentiero più veloce, una bimba allegra gli sorride con una fogliolina rossa in mano,strizzando l’occhio vispa e serena come sempre al mondo intorno a lei….