Se dovessi tradurre lo spirito della nostra Olanda, se dovessi ricordare un luogo che semplifichi le sensazioni che questo stupendo paese ci ha suscitato, penserei a Textel…. questa piccola isola del mare del Nord nel gruppo delle isole Frisone Occidentali
Verdi distese, animali al pascolo liberi dovunque, dune di sabbia che si aprono verso spiaggia bianchissime e spaziose, incantevoli scorci con fattorie sparse qua e la’, tra foreste, distese di pianti coltivati e cavalli e mucche… Quell’odore acre e pungente di campagna, tanto straniero nelle nostre città da risultare, nonostante tutto, piacevole…
E poi Lui… Il Faro… Padrone assoluto del mio ricordo dell’isola…
Passeggiate in bicicletta lungo le tante ciclabili disseminate nell’isola: noi scegliamo una che fiancheggia campi e fattorie.. Una breve sosta a guardare le pecore…e poi ecco due bimbe che tenendosi per mano, restano lì, per un attimo ad ammirarle incuriosite ed affascinate, e poi contare insieme a loro tutti i sogni che possono fare insieme.
Il faro rosso di Textel si trova in una posizione assolutamente perfetta: su un altipiano, vegetazione tenuta bassa dal vento incessante, un gruppetto di case alla base, alle spalle una spiaggia bianchissima e molto ampia… e oltre, il freddo mare del Nord, sorvegliato con grande attenzione da questo guardiano. Il sole di una calda giornata fa risaltare il rosso fuoco del faro… La vista da sopra la faro e’ bellissima: con lo sguardo si abbraccia quasi tutta l’isola, e di fronte la distesa del mare… E neanche tanto lontano, con un pochino di sforzo in più, a “soli” 3000 km, il Polo Nord… Insomma tra il verde della vegetazione, il blu del mare e l’azzurro del cielo, il rosso della sua corazza, questo guerriero solitario del mare rimarrà nei miei ricordi l’emblema massimo di come un faro dovrebbe essere. Questo vecchio, solitario e fiero, porta nel cuore di chi lo guarda un profondo senso di tranquillità e di maestosità.
Sulla via del ritorno un sentiero verso ovest ci ha portati a una radura con bassa vegetazione, cespugli e una spruzzatina di ginestre qua e la’. Parcheggiate le bici, su una collinetta ci siamo rilassati con un panino ed un pain au chocolat. Nessuno intorno a noi, in lontananza il faro, il campanaccio di qualche mucca, il trillo dei grilli…silenzio, tanto silenzio, rotto ogni tanto dalla vocina e dalle risate delle bimbe…probabilmente il momento più bello ed intimo di questa nostra Olanda….