Palermo in un week end: cosa fare e vedere in una città dai mille volti

Può bastare un week end di tre giorni per scoprire le cose da fare e da vedere nella potente Palermo? Partiti un pò per gioco, un pò per caso, un pò per sfida e un pò per vivere con un gruppo di amici un’ avventura di scoperta, Palermo è stata non solo una meta, ma quello che si potrebbe definire un viaggio in senso assoluto.

Palermo mille volti per un pezzo di cuore

Prima di entrare nel dettaglio di cosa abbiamo fatte e visto in tre intensi e bellissimi giorni a Palermo, lascio che la penna scorra per raccontare libera le sensazioni, il fascino, la nostalgia che senza preavviso è già lì tra la polvere i colori e la luce di questo luogo.

Di cosa mi vesto ricordando Palermo?
Di sole e di luce che brilla tersa tra le pietre vecchie e nobili.
Di palazzi decadenti, di berretti e di viottoli pieni di tutto, di troppo e belli di niente.
Del blu del mare, del cielo, del cielo, del mare.
Dell’oro bizantino, di Madonne, di tetti e di conventi.
Di mercati sporchi e allegri, goderecci e colorati, confusi e sereni, di panni stesi e sigarette da bancarella.
Di tramonti su maioliche, 4 canti con porti improvvisati…
Di gruppo e di risate, di amic e di scoperte insieme. Belle perché insieme.
Di cibo eterno dolce e grasso, di cannoli, pistacchi, frutta martorana e fichi d’india… di caponata inzivusa, sardine beccafico e cazzilli e panelle…
Di coppola impertinenti, carretti e monopattini…
Di conquiste che faranno la differenza, zainetti piccoli con cui vivere nuove mete con la semplice leggerezza dei sogni…
Palemmo città d’amicizia che emoziona perché l’ho vissuta con gli occhi del mio Amico.
Palermo è un vestito che farò fatica a togliermi di dosso…
Palermo è un pezzetto di cuore che andrò a riprendere ❤

Il Palazzo dei Normanni

Una costruzione imponente quella che si apre alla vista dopo aver attraversato giardinetti con palme e panchine. La pietra rossa normanna si riscalda con il sole e con la luce che qui non manca mai.

Fu costruito intorno al X secolo dagli emiri arabi, mentre dai re normanni, che lo scelsero come residenza, fu concepito come una fortezza, ma anche come dimora di eccezionale sontuosità e raffinatezza. In questo palazzo, la più antica residenza reale in Europa, nacque “l’arte araba-normanna” per la padronanza della tecnica delle maestranze musulmane.

La Cappella Palatina: la più bella chiesa del mondo

La Cappella Palatina: la chiesa più bella del mondo secondo Guy de Maupassant. E come non pensarlo davanti a questa meraviglia di oro, santi e maestria. Tasselli di arte e fede incastonati in uno splendore che va oltre l’immaginazione. Anche per chi come noi non “sente” la fede, l’estatsi della grandezza dell’arte di fronte a qualcosa che sublima l’umano è tangibile… polvere d’oro scende potente negli occhi e calma forse per un attimo lo spirito….

La maestosa cattedrale

La Cattedrale di Palermo, colpisce per la sua maestosità articolata, per guglie e pinnacoli. Al centro di un crocevia di baretti, apette coloratissime e sonnecchiosi avventori dei caffè, la guardi e pensi a come da sempre la Chiesa si nutra della grande necessità di sbalordire e di far rimanere attoniti con il fiato sospeso. Dal 3 luglio del 2015, data della proclamazione a Bonn,  fa parte dell’itinerario arabo-normanno che è stato inserito nella “WORLD HERITAGE LIST” dell’UNESCO quale PATRIMONIO DELL’UMANITA’. Insieme alla Cattedrale di Palermo fanno parte dell’itinerario il Duomo di Monreale, quello di Cefalù ed in Palermo, la Cappella Palatina, il Palazzo Reale, la Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, la Chiesa della Martorana, la Chiesa di S. Cataldo ed il Ponte Ammiraglio.

Più bella che da fuori che al suo in interno, la Cattedrale merita ovviamente una visita, anche se credo che la parte più avvincente sia quella che non abbiamo visto e che è nella nostra to do list delle cose da vedere in una prossima visita: la vista del centro dall’alto della sua cupola.

Il duomo di Monreale

Dalla piazzetta di fronte al Duomo di Palermo, un allegro trenino da gite domenicali ci ha portati fin su a Monreale, il comune dell’area metropolitana di Palermo, famoso per il suo Duomo. Un capolavoro della Cristianità, è stato definito: ed è vero!! Una chiesa spettacolare impreziosita con oro dovunque nelle straordinarie raffigurazioni bizantine.

Santa Maria dello Spasimo

Chi è stato all’Abbazia di San Galgano può ben immaginare il fascino di una chiesa imponente completamente scoperchiata come una scatoletta di tonno. Il senso dell’incompiuto, dell’indefinito e non solo del non finito. il pensare che lo scheletro di una chiesa sia il perimetro delle nuvole e delle stelle è un fiato verso l’infinito che mi ha sempre affascinato moltissimo.

La chiesa di Santa Maria dello Spasimo si trova nel quartiere Kalsa, in una delle parti più antiche della città. L’edificio fu costruito nel 1509, ma non fu mai completato.

Il Palazzo della Zisa

Zisa : dall’arabo “al-Aziz”, ovvero “splendido”. Ed è esattamente questa la prima parola che abbiamo detto guardando questo splendido palazzo nella parte più a nord di Palermo, spostandoci un poco dal crocicchio brulicante delle vie centrali. La Zisa fu la residenza estiva preferita dai re e dalla loro corte, che scelsero questo luogo ricco di fascino arabeggiante, di sole di zampilli e di limoni per il loro buen ritiro. Una piccola Alahmbra , con i marmi perfetti come merletti, guglie e canaletti, sale con colonne e mosaici… fuori dalle tappe consuete, la visita alla splendida Zisa va assolutamente messa in conto per chi vuole respirare l’esoticismo accogliente di una Palermo che lancia i suoi rami al futuro, ma affonda le sue radici in un lontano passato glorioso.

L’elegante Palazzo Abatellis

Anche questo sito è sicuramente sconosciuto ai più, perchè rientra nei giri di nicchia, dei cultori dell’arte. Grandiosa costruzione tardo-quattrocentesca e splendida dimora in stile gotico-catalano di Francesco Patella o Abatellis, il palazzo è ora sede di un’importante Galleria d’arte molto ricca ed interessante.

Ma è davanti a quella mano che ti attanaglia, ti blocca e ti da respiro e sospiro che si dipana la magia irrinunciabile di questa visita. In quel manto turchese, con quello sfondo nero, con quegli occhi inermi e potenti con quella mano che sottrae tutto il superfluo per dare spazio dentro di sè all’infinito amore di chi non sa e si offre…in quella donna che diventa madre annunciata.. in questo semplice e incantevole quadro che c’è l’Estetica Bellezza Sublime dell’Arte.. e forse anche dell’Amore… una madre lo sa… Sto parlando dell’Annunziata di Antonello da Messina (XV secolo), vero capolavoro custodito al primo piano de palazzo. Opera di assolutezza formale, considerata un’autentica “icona” del rinascimento italiano.

il Teatro Massimo

Ed eccolo lì nel centro della movida palermitana, il tearo Massimo, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e uno dei più grandi d’Europa. L’abbiamo visitato solo dall’esterno… ma la prossima volta a Palermo ci vestiamo da gran soireè per partecipare in balconata alla stagione lirica della Palermo bene.

Termina qui la prima parte di ciò che abbiamo visto e fatto a Palermo in un week end. Oggi vi abbiamo portato con noi nella parte più classica della città. In un prossimo articolo continueremo a raccontarvi le esperienze che hanno reso Palermo… la nostra indimenticabile Palermo!!

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