Scoprire i paesini della Provenza è stato un tuffo al cuore. Eh gia….La Provenza è il viola della sua lavanda. E’ il sole dolce delle sue colline. E’ l’odore delle crepes e dei fragranti pan aux chocolate. La terra della papale Avignone, della merlettata Carcassone e delle serene fontane di Aix en Provence.
Ma per noi, la Provenza indimenticabile è stata la scoperta di piccoli paesini arroccati, dai colori di una tavolozza di pastelli, dalle piccole botteghe e dalla vita semplice e fuori dal tempo… Perdersi nei suoi paesini è un ricordo che ancora ci fa sognare … e che è amiamo ricordare.
Bonnieux
Bonnieux è un paesino tipico della dolce regione della Francia del Luberon.. Il paesaggio, molto simile a quello toscano, e’ attraversato da colline verdissime e.. Villone da far paura!! ..qui siamo in uno dei tipici paesini arroccati della Provenza, la vista d’insieme arrivando dalle strade tutte curve e’ strepitosa: un gruppo di case color roccia tra il verde della vegetazione e il fucsia dei fiori. Molto particolari le stradine tortuose, pieni di edera e roccia delle case a viste: siamo saliti fin sulla chiesetta dell’antica Eglise Viellie Du Haut, che abbiamo trovato chiusa, ma da cui si vede una vista mozzafiato della vallata.
Peccato non aver visto il tipico Museo della Panetteria, chiuso di martedì (e neanche a farlo apposta.. Era martedì!!)… Ok mi rifarò nelle infinite boulangerie che incontrerò…
Ultima foto di rito da far invidia al più grande dei fotografi paesagisti e…Via verso Gordes.
La sensazione provata appena arrivati si può tradurre in un’unica espressione : wahoaoo!!!!! Restare incantati, innamorarsi di questo sperduto angolo di mondo e sperare di invecchiare in un posto del genere…beh e’ stato un tutt’uno! Gordes e’ un meraviglioso villaggio arroccato su uno sperone di roccia, con case impercettibili da quanto sono integrate nel contesto delle roccia, certe volte riconoscibili dalla presenza di giardini pensili e piscine nascoste… Insomma un posta assolutamente da non perdere: non a caso nella sua piazzetta e’ stata girata una scena clou del film “Un’ottima annata” con Russel Crowe.
Il parcheggio per i camper e’ molto vicino all’entrata del paesino: subito un primo giro di perlustrazione in sella alle nostre inseparabili bici, e, anche se era già tutto chiuso, abbiamo iniziato a pregustare il clima che si respira qui.
Una bella serata noi quattro ( oltre ai 15 peluche che va detto sono venuti con noi in questo viaggio!)… Che finisce con la voglia di vedere il borgo con le luci della sera.
Andiamo con il camper davanti alla Rocca, quattro frecce, bimbe a guardare Harry Potter, e noi a calarci inconsapevolmente sulla scena del film.. A baciarci proprio su quella fontana, a sentire il silenzio delle viuzze dove non c’era nessuno, se non il rumore dei nostri passi, i lampioni arancioni che si sforzavano di far luce con la foschia, le casette, la chiesa, la piazza, illuminate ad arte… Noi che camminiamo mano nella mano, rapiti quasi in un’altra dimensione, questa volta senza aver bisogno di dirci nulla..
Siamo proprio felici di essere arrivati fin qui.
Gordes
Colazione abbondante e “leccorniosa” come solo qui si può immaginare tra marmellate brioche e pan aux chocolate. Visitiamo Gordes di giorno, questo bellissimo paesino, perdendoci nelle vie salì e scendi, con scorci molto belli che improvvisamente compaiono tra le mura di mattoni a vista dove l’edera sembra fare la rincorsa verso il cielo azzurro.. Il paesaggio intorno a noi è’ vario, pulito, ordinato verdissimo e ricco.. Saranno i raggi di sole che squarciano l’aria ancora carica di foschia dopo giornate piovose, saranno i profumi di boulangerie e il sonnacchioso andare dei turisti, ma sopratutto della gente del posto che sosta produttivamente oziosa sulle varie botteghe, come tante cicale… Insomma camminare in questo borghetto ci sembra davvero respirare tutta l’allure provenzale tipica dell’immaginario comune.
Puntatina in un negozio dove facciamo scorta di pensierini, abbraccio a quattro vicino alla fontana set da cinema e via verso la prossima metà.
Fontaine de Vaucluse
Fontaine de Vaucluse probabilmente non dice nulla: ma tutti conoscono il celeberrimo verso:” Chiare, fresche e dolci acque”…Ispirato dalle acque di questa sorgente Francesco Petrarca compose questi versi dedicati alla sua musa Laura. Ci aspettavamo solo un fiume dalle acque bellissime sicuramente… In realtà intorno al corso d’acqua un tranquillo ridente paesino, pieno di localini e negozietti.. Il posto e’ sicuramente turistico, ma merita assolutamente una sosta rigenerante. Ci siamo fermati in un’area camper il cui accesso è stato un po’ difficoltoso, ma una bella mangiata all’aria aperta ci ha dato la giusta carica.
La passeggiata e’ davvero ritemprante: camminare lungo il fiume, alle pendici di una gola, con il sole che colora le verdi acque e i platani tutto intorno… Una interessantissima visita alla fabbrica cartiera che sfrutta l’energia dell’acqua per far girare le pale (Cloe interessatissima alla spiegazione da parte del papà), il rumore del corso d’acqua forte come il cicaleccio delle tante persone che camminano placide e sonnecchiose lungo il corso, ragazzi avventurosi in kayak…
Già solo questo merita un ricordo piacevolissimo di questo posto.
A completare il piacevole quadro i piedi nudi nel fiume delle bimbe (compresa quella grande), per gustare il contatto con queste acque gelide , felici, semplici e pure solo come il vero contatto on la natura può dare, e, davanti alla sorgente, il bacio di Fabio e Mariangela, novelli Francesco e Laura.
Isle sur la Source
E ora, L’isle sur la Source.
In mezz’oretta siamo a destinazione. Parcheggiamo forse in po’ abusivamente in un parcheggio cittadino, siamo ancora in tempo per una passeggiata pre cena per aver una prima vista d’insieme della città.
Il centro della cittadina si snoda lungo il perimetro di un fiume, intervallato da tante pale: sembra una piccola isola, da cui di fatto prende il nome. È’ ora di cenare… Ma velocemente.. Siamo curiosi del giro serale per gustarci questo delizioso borghetto con le luci della sera… E vabbe’ avevamo voglia di una crepe pre nanna…
Stare seduti tutti e quattro in un locale tipico a gustare il nostro dolcino e’ stato molto.. Dolce!